In questa sezione del nostro blog non parleremo di nail art ma di tutto quello che c’è da sapere sulla ricostruzione delle unghie. Cosa è? Come va effettuata? Quali sono i metodi da seguire per realizzarla? Quali sono gli accessori? Tutte le domande che possono venirvi in mente le trovate in questo ampio spazio dedicato, con le relative risposte. Se perciò avete intenzione di diventare brave in questo settore, o semplicemente siete delle appassionate che si dilettano solo con le proprie unghie, qui troverete le soluzioni ai vostri dubbi.
Contenuto
- 1 Ricostruzione unghie in gel
- 2 Cosa serve per realizzare una ricostruzione unghie in gel
- 3 Le fasi di una ricostruzione unghie passo passo
- 4 Polimerizzazione: meglio le lampade U.V. o i LED?
- 5 Ricostruzione unghie in acrilico
- 6 Quali prodotti occorrono per la ricostruzione unghie in acrilico
- 7 Allungamento: con cartine o con tip?
- 8 Le lime: come sceglierle nella maniera migliore
- 9 Unghie rosse e nere: qualche spunto a cui ispirarsi
- 10 La tecnica sottovetro
Ricostruzione unghie in gel
Si parla di ricostruzione delle unghie in gel quando ci si riferisce ad una determinata tecnica estetica che mira a ricostruire unghie che possono risultare danneggiate dall’onicofagia (mania di rosicchiarsi le unghie), oppure troppo corte per una bella manicure. Anche se in questi ultimi anni si sono avvicendate numerose teorie sulla nocività o meno del gel per la salute della pelle, possiamo affermare che quest’ultimo può essere utilizzato anche da chi possiede unghie fragili o tendenti a sfaldarsi, poiché (soprattutto in alcune varianti alla cheratina) rinforza il letto ungueale e lo aiuta a crescere meglio. La ricostruzione unghie in gel la si può effetturare in diversi luoghi: in salone da estetiste specializzate, presso un’onicotecnica, oppure a casa, se si possiede l’attrezzatura giusta. In quest’ultimo caso, però, è bene essere molto preparate e scegliere i prodotti migliori in commercio, onde evitare di danneggiare irreparabilmente il letto ungueale con infezioni o traumi (vai all’articolo).
Cosa serve per realizzare una ricostruzione unghie in gel
Diversi sono i prodotti che servono per realizzare una buona ricostruzione in gel. Innanzitutto quest’ultimo, che può essere scelto monofasico o trifasico, secondo che si abbiano più o meno tempo a disposizione ed esperienza alle spalle. Il gel monofasico, praticamente è un all-in-one: cioè un solo prodotto che fa tutto. Il metodo con gel trifasico prevede invece l’utilizzo di tre prodotti: un promotore di aderenza, un gel costruttore ed un gel sigillante. Interessanti e dai risultati incredibili, poi, sono i gel camouflage, che ricostruiscono l’unghia coprendo allo stesso tempo ingiallimenti ed imperfezioni. Altri prodotti che serviranno sono un primer, una lima per ricostruzione, ma anche diverse lime, un cleaner, un solvente e dei bastoncini di legno d’arancio. Per l’allungamento ci si potà poi avvalere di cartine millimetrate o di tips.
Le fasi di una ricostruzione unghie passo passo
- Gesto imprescindibile quando bisogna procedere ad una ricostruzione delle unghie in gel è quello di disinfettare bene le mani, sia dell’onicotecnica che della persona a cui praticare la ricostruzione. Il motivo dell’importanza di questo passaggio è che solo così si potranno evitare eventuali infezioni dell’unghia, la quale, essendo una parte del corpo molto delicata, può essere soggetta ad onicomicosi o aggressioni batteriche. Il consiglio è dunque quello di affidarsi ad un ottimo cleaner ed un efficace disinfettante per gli attrezzi.
- Dopo aver disinfettato le mani ed eliminato con un solvente il precedente smalto che avevate sulle unghie, accingetevi a spingere indietro le cuticole con un bastoncino di legno d’arancio. Perché il legno d’arancio? Perché è un legno dalle proprietà antisettiche ed igieniche. Se avete cuticole molto dure, utilizzate un olio specifico per ammorbidirle. Lasciate invece all’onicotecnica il compito di utilizzare i tagliacuticole, che vanno maneggiati solo con grande abilità.
- Come terzo step occorre sgrassare l’unghia con una lima di preparazione. Fate molta attenzione a non esagerare con la limatura, se non volete ritrovarvi con infezioni o microtraumi al letto ungueale. Lo sgrassamento è però fondamentale se si desidera massima aderenza dei prodotti ed un risultato impeccabile.
- E’ ora la volta dell’applicazione del primer. Il primer, per chi ancora non conosce lo scopo di questo prodotto, si rivela indispensabile per aumentare l’aderenza del gel sotto le lampade U.V. Quando lo applicate fate molta attenzione ad evitare le cuticole, pena una durata molto inferiore del gel.
- A questo punto potete dedicarvi alla stesura del gel. Se state pensando ad un allungamento prima dovete seguire dei passaggi specifici, con tecniche di cui abbiamo parlato in altri post di questo blog, sia per quanto riguarda il metodo con cartine che con tip. Il tipo di gel. Siete alle prime armi? Optate per un monofasico.
- Solo ora potrete cominciare a “passare” le mani in lampada U.V.: lasciate prima una e poi l’altra, per un tempo di 2 o 3 minuti, in fornetto, al fine di ottenere la polimerizzazione del gel, poi passate di nuovo il cleaner dopo la polimerizzazione, per completare il processo di sgrassamento.
- L’ultimo passo riguarda la creatività: scatenatevi con i decori che più vi piacciono, e procedete con la creazione della “C” o bombatura (fase molto importante in una buona ricostruzione, a patto che non sia eccessiva). Ripassate, infine, in lampada U.V.
Polimerizzazione: meglio le lampade U.V. o i LED?
Qualche parola sulla polimerizzazione, processo fondamentale per la ricostruzione in gel, senza il quale la bellezza di questo tipo di manicure non potrebbe esistere. Le lampade a raggi U.V. (Ultra Violet) servono appunto a “polimerizzare” il gel ed indurirlo come si fa per le resine, e possono essere ad alta o bassa intensità, da cui dipende il tempo che impiegherà il gel a polimerizzarsi (da qui la dicitura “ad alta o bassa viscosità”). Da qualche tempo, però, è possibile trovare in qualche salone, al posto dei cosiddetti “fornetti” le luci a LED (Light Emitting Diode). La differenza di risultati è impercettibile (anche se i LED non possono essere utilizzati con tutti i tipi di gel) ma una importante diversità la si può trovare nel tempo di polimerizzazione: i LED, infatti, impiegano la metà del tempo delle lampade U.V.
Ricostruzione unghie in acrilico
La ricostruzione unghie in acrilico, a differenza di quella in gel, è una tecnica che esiste da moltissimi anni (già dagli anni ’40 del ‘900). Dai risultati eccellenti per ricreare l’aspetto sano di un’unghie, si rivela però abbastanza complessa da dominare, poiché si basa sull’utilizzo di una polvere ed una soluzione liquida (chiamate polimero e monomero). Tale polvere e tale soluzione reagiscono chimicamente fra di loro dando vita ad una sostanza molle e malleabile, grazie alla quale potrà essere realizzata un’unghia ricostruita. Il vantaggio rispetto ad una ricostruzione in gel è che non occorrono né lampade fotoindurenti né calore, né colle. La ricostruzione unghie in acrilico può essere l’ideale per tutte coloro che possiedono unghie molto compromesse a causa della mania di rosicchiarsi le unghie (onicofagia) che va ad intaccare anche la pelle e le cuticole. Le controindicazioni (o gli svantaggi) però esistono e riguardano la durata. Rispetto al gel, infatti, l’acrilico va rimosso con frequenza, dal momento che potrebbe causare spiacevoli infezioni al letto ungueale (vai all’articolo).
Quali prodotti occorrono per la ricostruzione unghie in acrilico
A differenza della ricostruzione in gel non sono molti i prodotti necessari a realizzare una ricostruzione unghie in acrilico, e non serve neppure la lampada per la polimerizzazione. Occorre però munirsi di:
- Un cleaner;
- Un pennello a punta doppia per acrilico;
- Un primer;
- Una lima da ricostruzione;
- Una lima a grana fine;
- Un liquido per acrilico (monomero);
- Una polvere per acrilico (polimero).
Allungamento: con cartine o con tip?
La ricostruzione delle unghie molto spesso prevede anche un allungamento di queste ultime, che altrimenti risulterebbero troppo corte per l’effetto estetico che si vuole ottenere. Un allungamento si ottiene principalmente in due modi: con l’aiuto di tip o con cartine. In un allungamento con tip il supporto e la lunghezza dell’unghia vengono dati proprio da questa piccola “protesi” sintetica, e la ricostruzione può essere effettuata sia in acrilico che in gel. Bisogna però essere molto brave con il livellamento del cosiddetto “scalino” (vai all’articolo). La ricostruzione unghie con cartine è invece una tecnica di nail building che serve ad allungare l’unghia artificialmente tramite il supporto di una cartina adesiva millimetrata (per adattarsi alle differenti lunghezze delle unghie) e si effettua anch’essa sia in gel che con acrilico. A differenza della ricostruzione con tip conferisce un aspetto più naturale alle unghie, anche se non nega il supporto necessario per realizzare l’allungamento (vai all’articolo).
Le lime: come sceglierle nella maniera migliore
Altro strumento importantissimo in una ricostruzione sono le lime: tra lime in cartone, in cristallo, mattoncini, buffer a volte ci si può confondere! Innanzitutto la regola base da tenere a mente è quella del cosiddetto “grit”, cioè della grana di una lima. Più alto sarà il numero di grit più la lima sarà delicata. Se perciò vi trovate di fronte ad un’unghia naturale la scelta dovrà concentrarsi, ad esempio, su un numero 240, mentre per le ricostruzioni l’ideale è una grana grossa, dal grit 180. Scegliere una grana grossa per un’unghia naturale significherebbe, quindi, rovinarla definitivamente. Ci sono poi degli accorgimenti da tenere per quanto riguarda la pulizia: in generale quelle in cartone andrebbero gettate via dopo l’utilizzo, mentre quelle in altri materiali vanno disinfettate con detergenti specifici o sterilizzati (vai all’articolo).
Unghie rosse e nere: qualche spunto a cui ispirarsi
La primavera 2016 è alle porte e le tendenze per la nuova stagione sono già tutte pronte. Protagonisti dei prossimi mesi anche sulle unghie saranno il colore rosa quarzo ed azzurro polvere (colori dell’anno per Pantone). Già, ma nell’attesa? Godiamoci questi ultimi sprazzi di inverno sulle unghie, anche attraverso le nuance scure, e “rinfreschiamo” una tendenza classica e sempre attuale: quella delle unghie rosse e nere, con ricostruzione o meno. Con il rosso ed il nero c’è solo l’imbarazzo della scelta sulle nail art che si possono creare. Qualche spunto a cui ispirarvi? In aria primaverile potreste scegliere la riproduzione della “coccinella” sulle unghie. Molto divertente come idea, può essere realizzata con base in rosso e con dot in nero, o viceversa, ed anche in versione glitter. Non passano mai di moda neppure gli effetti ombré o marble (su come realizzarli vedi articoli qui), speciali con questi due colori. Interessante, poi, lo spunto delle unghie rosse oblique, in cui il decoro non insiste sul colore bensì sulla forma dell’unghia. E che dire poi delle unghie da vera parigina, alla Louboutin! In questo trend “très parisienne”, il rosso ed il nero si intervallano come fa la suola con la tomaia nelle scarpe consacrate come vero cult tra le fashion victims. Viene perciò riproposta un’immagine specchio della scarpa, trasferita sulle unghie, con il letto ungueale dipinto di nero (o altro colore) ed il suo interno (verso il polpastrello) di lacca rossa.
La tecnica sottovetro
Esiste una tecnica molto richiesta durante la ricostruzione delle unghie in gel, scelta in particolare da chi vuole impreziosire le mani con una nail art sfarzosa e luccicante. Stiamo parlando della tecnica sottovetro. Non si tratta di una semplice “manicure”, né di un risultato di mera ricostruzione, ma di un vero e proprio lavoro artistico eseguito dall’onicotecnica. Gli strumenti utilizzati per realizzare tale lavoro possono essere i più svariati: pizzi, specchietti, scaglie di madreperla, polveri glitter, brillantini e così via. Questi decori vengono applicati sulle unghie sempre miscelandoli al gel costruttore, e successivamente vengono passati in lampada durante il processo di polimerizzazione. Come fase ulteriore si potrà procedere alla bombatura. Ciò spiega anche la parola “sottovetro”: proprio perché l’effetto sarà quello di una scultura tridimensionale in vetro sulle unghie. Con tale tecnica, perciò, non solo si pongono in evidenza le unghie come se fossero gioielli, ma viene valorizzata anche la creatività artistica dell’onicotecnica.